La Corte ha ordinato agli operatori telefonici e agli app store di sospendere mercoledì 26 la distribuzione e l'accesso a Telegram, per non aver inviato alla PF (Polizia federale) i dati sui gruppi sospettati di aver compiuto attacchi alle scuole all'interno della piattaforma. La misura deve essere rispettata immediatamente.

Giovedì 20, la Corte federale ha ordinato a Telegram di consegnare dati su gruppi e persone sospettate di pianificare attacchi alle scuole. Per motivi di sicurezza, è stato concesso all'istanza un termine di 24 ore per trasmettere le informazioni alla Polizia federale.

Telegram ha addirittura consegnato una parte dei dati richiesti venerdì (21), ma non ha ancora reso noti i numeri di telefono dei membri.

Secondo la Direzione generale dell'intelligence della polizia federale, gli operatori Vivo, Tim e Oi riceveranno una lettera ufficiale relativa alla sospensione della piattaforma. Devono essere informati anche i proprietari degli app store Play Store (Google) e Apple Store (Apple).

Anche la multa per la mancata consegna dei dati è aumentata da R$ 100.000 a R$ 1 milione al giorno. Finora Telegram non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito.

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